Punto di vista 

Un cuore "quasi" libero

Stefano Tagliaferri
Microsoft, Scerman Act ed Antitrust USA: ma allora non ero pazzo!!! Sono passati già due anni da quando ho trattato per la prima volta il "caso" Microsoft, diamine di tempo ne è passato moltissimo e alla luce di quanto accaduto e di quanto sta accadendo, sembra quasi sia trascorso un secolo.

Certamente siamo tutti due anni più vecchi e più esperti (si spera.....), tutto passa, tutto va, tecnologie a parte, ci troviamo nello stesso punto in cui gallegiavamo due anni fà': è chiaro che nessuna innovazione tecnologica ha risvegliato gli studi degli amanti dell'Information Technology ed anche la nostra "piccola" cultura informatica ha rischiato di atrofizzarsi. Questo è l'esempio lampante di come una azienda che di fatto detiene il monopolio del software abbia potuto imbalsamare il mercato e conseguentemente bloccare l'innovazione tecnologica.

Però un fatto nuovo c'è: la cavalcata vincente del software libero, la costosa gabella delle licenze del codice proprietario viene finalmente smascherata e contrapposta alla liberta' di diffusione del codice sorgente; Linux, il sistema Operativo OpenSource ispirato a Unix (Linux non è uno Unix) è oggi il cavallo di battaglia della comunità OpenSource.
La contrapposizione non è solo nella forma di distribuzione del software ma, cosa importantissima, le differenze risiedono principalmente nella qualità dei programmi: OpenSource oggi è più affidabile e performante del codice binario a pagamento.
Così è stata smascherata la falsa innovazione tecnologica: la genuina cultura informatica diffusa dalla filosofia dell'OpenSource ha permesso questo grande passo avanti; se il software libero emerge dobbiamo ringraziare ancora una volta la forza della rete internet che ha consentito a noi tutti di condividere le informazioni e ci ha permesso la diffusione di questa cultura informatica alternativa. L'avvento della libera distribuzione del software ha permesso di sopperire all'assoluta assenza di innovazione tecnologica: la diffusione del software libero ha abbattuto steccati ideologici e culturali, non solo, tutti coloro i quali hanno in qualche modo contribuito a questa evoluzione hanno permesso a noi tutti di avvicinare la cultura "Hacker" come non era mai successo prima di ora. Non voglio disquisire sulla parola "Hacker", chi usa dei sistemi operativi "alternativi" sa di cosa parlo, conosce la differenza tra la cultura "Hacker" e le pratiche sviluppate dai "cracker"; chi non sa e non conosce questi termini che si informi.

OpenSource oggi è anche il cuore OS/2: piu' IBM spara e distrugge il suo Sistema Operativo di rete e più il software libero permette ad OS/2 di risorgere dalle sue ceneri. Pensiamo a quanto OpenSource garantisce oggi il funzionamento dei servizi di rete e permette a noi tutti di continuare a lavorare e studiare con lo strumento software che più amiamo.

Veniamo al punto focale del discorso riassumendo alcuni dei punti cardine espressi sino ad ora: la mancanza di innovazione tecnologica, la cultura informatica che si è evoluta con la diffusione dell'OpenSource, la diffusione della libera informazione garantita dalla rete internet e per finire, non poteva certamente mancare, il concetto di controllo dell'informazione.

Mentre un monopolio vacilla, semmai Microsoft dovesse essere smembrata dalla scure dell'Antitrust degli Stati Uniti, un'altro monopolio sale: la fusione WARNER-AOL controllerà l'informazione mondiale. Assodato che Microsoft detiene il monopolio degli strumenti software dobbiamo pensare che il software non è altro che un mezzo informatico con il quale l'uomo aiuta a migliorare la sua vita, il software è anche un mezzo che consente la diffusione delle informazioni: anche se il tramite per la diffusione delle notizie dovesse comunque essere uguale per tutti, le informazioni saranno comunque poco vincolate perchè non uniformi in quanto diverse le fonti dell'informazione; se l'origine dell'informazione è sempre riconducibile ad un'unico padrone, allora potremo dire che il grande fratello è tra noi e ci controllerà tutti. Alla luce di queste riflessioni è possibile immaginare un futuro con un polipo a più teste che controllorà lo strumento software, quel polipo a sua volta verrà guidato dal grande burattinaio che veicolerà e sceglierà l'informazione sulla base dei nostri profili.

Gli ultimi due anni di Internet sono stati come dieci anni normali: sono questi i tempi che la diffusione delle informazioni hanno imposto alla nuova società dell'informazione. Ora è necessario rilassarsi rimanendo alla finestra per vedere tutti questi tecnici dal lustrino di windows-iana scuola, arrampicarsi su specchi sempre più lucidi per contrastare l'avanzata dell'OpenSource.
Tutto questo sarà divertente ed intrigante: Squid, Apache, SendMail, Fetchmail e Bind, che sono il cuore della rete Internet, hanno trasformato il loro primordiale e flebile battito in una pulsazione sempre più martellante. Questo cuore libero è lo stesso che batte forte in tutte coloro i quali oggi conoscono la verità: dietro al miracolo Internet esiste l'anima di tutti questi software OpenSource che permettono alla rete delle reti di vivere.

Il controllo è nelle nostre stesse mani: chi vuole essere "poco" controllato oggi ha gli strumenti, chi vuole controllare potrà prendere con se solo chi sarà disposto ad accettare passivamente questo stato di cose. La domanda è: quanti saranno coloro i quali si faranno controllare anche la mente?

Buona lettura a tutti ;-)

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