Punto di vista

Alieni nella stampa italiana

Claudio Umana
 

Tutti abbiamo comprato o letto da amici pubblicazioni informatiche nostrane. Quanti dei nostri conoscenti hanno letto almeno di sfuggita qualche striminzita o almeno sfuggevole riga che riportasse il nome del sistema operativo di "seconda generazione"? Se avete la fortuna di frequentare quelli che hanno una particolare attenzione verso l'IT, allora qualche risposta positiva l'avrete ricevuta e qualche nostalgica chiacchierata l'avrete fatta. Ma quanti? E gli altri?

Di chi è la colpa? Pensateci bene... Questo articolo però non tratterà delle deficienze di marketing della IBM ormai evidenti a tutti, anche a coloro che hanno acquistato in negozio l'ultima versione del suo software di riconoscimento vocale: misero contributo tecnologico scaturito da una valanga di soldi spesi nella pura ricerca, finalizzata per lo più a campi il cui utilizzo e applicazione pratica ci è molto difficile vedere realizzata in giro. Parlerò invece, senza riportare nomi o titoli né riferimenti espliciti, questo per gentilezza verso le mosche bianche che comunque sono presenti dietro qualche tarlata scrivania, di tutte quelle pubblicazioni che, spacciandosi per riviste informatiche, parlano dell'"Universo" Microsoft, condito con alcune incursioni di razze aliene provenienti da altre dimensioni, la cui presenza però, ha il sapore di quei presunti avvistamenti di UFO che si divertono a staccarci la luce mentre guardiamo la conclusione di qualche intrigante giallo in TV, o quando stiamo per aspettare qualche eclatante notizia sportiva dal nostro telegiornale della Domenica sera, per scappare via improvvisamente come sono apparsi.

Vi chiedo: "Di chi è la colpa?"

Non tratterò nemmeno del mio tentativo di darmi una spiegazione, ma cercherò di capire la filosofia che si cela dietro la cronaca che ogni tanto, sempre più raramente, riporta l'incursione di queste strane razze, di cui solo una ci interessa.

Il primo punto riguarda la rarità della presenza di queste strane popolazioni prevenienti da chissà quale mondo parallelo, anche se alcune voci più attente (non sogno, lo giuro) mi dicono ortogonale al nostro. Ops..., scusate, non al nostro ma all'"Universo" Microsoft.

L'impostazione di base di quasi tutte le riviste, secondo quanto riportano o hanno riportato vari editoriali e interventi nell'angolo (pertugio) della posta, è quella di parlare di hardware e software (che sotto razze sono?!) più diffuse e dedicare sezioni ampie ai prodotti del nostro benamato mondo Microsoft e, "...questo mese abbiamo veramente poco spazio...", alcuni stralci di cronaca anche da voi nota. Ma, osservo, l'hardware e il software che vengono analizzati sono riferiti solo per la biologia e DNA del nostro mondo ("il loro, non il nostro!..."), con tanto di prospetti che riportano tempi di efficacia, prezzi, aggiornamenti, e così via. Tanti libri hanno parlato del problema della comunicazione con altri mondi, del problema di farsi capire. Ma chi è che parla la lingua sbagliata? Questo grande problema è a loro ignoto, né da loro trattato.

Esiste tuttora una rivista molto in voga di cui per pudicizia non faccio il nome (state tranquilli non ci casco), che fa del problema dell'alieno-OS/2 uno dei miei punti di partenza per la critica vera e propria; non positiva.

C'era una volta un alieno scappato con un razzo da un mondo sull'orlo della distruzione globale che precipitò fra noi per salvarsi e inizialmente fino all'età pre-puberale, per salvarci tutti.

Questa rivista dell'epoca fece di tutto per metterne a nudo i presunti lati negativi: "Ha i vestiti troppo larghi; si muove lentamente; parla lingue che nessuno ancora capisce; fa cose che nessun altro fa e che nessuno vuole fare; nessuno gli sta dietro quindi non fateci amicizia." Nessuno invece metteva in luce le sue qualità di alieno: "Badate, che con le giuste strade corre molto più velocemente di qualsiasi altro bambino e alcuni grandi professionisti tanto pagati dall'opinione pubblica; mentre corre è capace di leggersi il giornale come se niente fosse o mangiare; la sua biologia gli permette di adattarsi a quasi tutti gli ambienti e soprattutto di fare le cose senza sbagliare; ecc... Perché non dite questo? Ma che lavoro fate?" Questo è quello che qualsiasi attento curioso avrebbe potuto dire solo parlando velocemente con l'alieno; per scoprire le sue ben più vaste qualità saremmo dovuti andare a vedere il suo mondo! Ma perché non venne fatto? Ma perché, soprattutto, accanto alle presunte deficienze non venivano affiancate quelle dei piccini nostrani che strillano sempre; si rompono i vestiti; fanno la pipì a letto; inciampano di continuo; sono ritardati mentali; sanno fare poche cose e sono così ottusi da non apprendere nulla da quello che li circonda né si sforzano di farlo; fanno spendere molti soldi in breve tempo e ancora di più in tempi lunghi.

Poi i giornali locali parvero accorgersi che l'omettino verde cresceva.

Allora, per non dover dare troppe spiegazioni sulla propria indifferenza, ecco apparire articoli, rari e brevemente strascicati, che parlavano del nostro alieno. Ma cosa dicevano questi articoli? Semplicemente trattavano della capacità del nostro piccolo uomo, che da ora in poi chiamo per brevità Os/2, di imitare altre razze e come istruirlo per far meglio ciò. Nessuno trattava invece di come sfruttare le reali potenzialità di Os/2. E come se ad un grande poeta russo, abile nell'imparare le lingue straniere, voleste fargli scrivere, con tanto di lezioni (rarissime) e suggerimenti, poesie in italiano. Saranno anche belle; ma volete confrontarle con quelle russe? Il bello di tutto ciò è che coloro che conoscevano bene Os/2 pensavano fosse, come dire..., permettetemi, un russo che parla italiano. Ma non esisteva una Russia!

I tempi cambiarono ancora.

Quando iniziò ad apparire qualche buon russo, calarono gli articoli e i confronti divennero del tipo: "Ah, quella giacca è ancora scucita confronto alle altre, bisogna aspettare ancora un po'." E nessuno diceva cosa c'era e ancora c'è sotto l'indumento. Anzi tutti cercavano di stimolarti nel comprare sempre ai saldi, se non hai soldi, o i nuovi abiti fiammanti i cui colori erano sempre di moda. Nessuno disse che è poco conveniente e furbo seguire la moda anche se inizialmente pare che faccia risparmiare: chi non conosce abiti che scoloriscono subito, si strappano e si restringono poco dopo comprati?

Ora non parlano più dei russi. E quando raramente capita il discorso, si usa un tono nostalgico, che ha il sapore dell'amaro in bocca, pregno di una malinconia verso un qualcosa che poteva essere ma non è stato:"E' troppo tardi caro omettino verde, fino a due anni fa non avevi confronti ora invece sembri quasi vecchio, peccato, muori in pace con la tua pelle ancora giovane e le mani e il cervello ancora abilissimi." Il bello è che molti lettori si saranno chiesti chi fosse questo "russo" e cosa avrà mai fatto due anni fa. Posso dire a quelli che se lo sono chiesto di mandare una email al giornale interessato. E aspettate...

Altre riviste, durante la loro storia hanno parlato di Os/2 con convinzione e forza, ma cercando insistentemente di far capire ai lettori come far parlare l'italiano al russo. Non sempre però. Poi, quando fisiologicamente i russi iniziarono ad estinguersi e l'italiano non interessava più a nessuno, anche gli articoli per gli ossisti (i seguaci dell'alieno Os/2) sparirono. E quando sporadicamente riappaiono, sembrano chimere di un tempo passato: "Eh, se avesse questo, quell'altro, un fazzoletto in più e la cipria dove serve... Poveretto, ma non si rimette più in sesto?" Mai però che si mostri che le razze dominanti hanno sempre gli stessi stracci, rilavati e però a guardarli bene ancora più sbiaditi. Ah, dimenticavo, non tralasciano mai, a dire il vero, di far notare come cambino i guanti e i calzini; senza soffermarsi mai sul perché. Questo ultimo fatto è comune, mistero, a tutte le riviste.

Altre continuano a trattare alieni, ma, se potessero, non spenderebbero un quattrino nel farlo: lo fanno per un briciola di orgoglio per la propria storia editoriale e per non perdere gli ultimi quattro gatti che leggono le loro pagine tinte di verde-Marte. Poveretti, non possono fare di più. Se ci fosse un paradiso editoriale, loro ci andrebbero dritti dritti, potete scommetterci.

Altre riviste sono morte, alcune sono già all'inferno, altre, almeno io spero, in procinto di instradarvisi con le proprie mani: imparate a parlare solo del mondo Microsoft! Una, ormai definitivamente sottoterra, ma vorrei che almeno fosse in paradiso, ha trattato Os/2 con ritegno, rispetto e visione globale che in parte ha dimostrato una lucida visione del nostro mondo. Certo non si può dire che Os/2 fosse sempre di casa, ma almeno si faceva capire che era sempre sull'uscio o seduto cheto cheto sulla poltrona di ingresso.

Il discorso potrebbe diventare lungo ma concludo. Ho parlato solo di quelle testate con diffusione storicamente impiantata in maniera capillare nel nostro mondo. So che ne esistono altre più giovani che hanno detto la loro, ma anch'esse: "Se la nonna avesse avuto le ruote..." Nessuno vuol far notare, fra quelli che ne sono capaci, che esistono tanti sgangherati carretti a cui si potrebbe togliere le ruote e fermare definitivamente lo zoppicante e zigzagante movimento verso una meta nota solo al suo carrettiere. Nessuno che si sforzi di insegnare ai lettori che ognuno è capace di costruirsi il proprio mezzo di locomozione, quello più adatto alle proprie esigenze.

Ora l'opinione pubblica beffeggia sempre più l'alieno Os/2 e ti insulta dicendo che l'avvistamento è tutta una invenzione e che gli alieni non esistono.

Gli alieni esistono? Dove sono? Noi in un certo senso lo siamo, ma tutti gli altri? Siamo dominati dagli uomini-bandiera e ne vediamo alcuni nuovi che paiono uomini-pinguino, e non parlo del nemico di Batman.

Si preparano guerre: "La guerra dei mondi."

Possibile che tutti quelli del settore, che hanno certe responsabilità, guardino solo il cielo per vedere i dischi volanti e non cerchino di contattarli, di trovarli?

Personalmente attendo le guerre e vedremo se a qualcuno gli piomberà sul capo qualche scheggia di materiale fantascientifico di origine ignota. Alcuni la possiedono, ma ne sono molto gelosi! O forse si sforzano di tenerla noscosta come fosse un problema di sicurezza nazionale?


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