Punto di vista

OS/2: Passato, Presente e Futuro - parte III

Cristiano Guadagnino
 

Originale inglese di Brad Wardell (Presidente Stardock Systems, Inc.)
Traduzione di Cristiano Guadagnino

Copyright: Questo materiale è protetto da una licenza di copyright internazionale. Chi volesse riprodurre questo articolo in parte o totalmente, è pregato di contattare bwardell@stardock.com per ottenere il permesso.

Nota: Io lavoro per una casa di produzione di software chiamata Stardock Systems, Inc. Sviluppiamo e pubblichiamo software a 32bit per OS/2, sia per uso aziendale che per gli utenti privati. I nostri prodotti vanno da ambienti desktop completi - per standardizzare e proteggere i desktop aziendali (Object Desktop Professional) - a prodotti di utilità - per permettere ad utenti finali ed aziende di uscire da situazioni di blocco del sistema (Process Commander) - a prodotti di intrattenimento, come Galactic Civilizations, Trials of Battle e, più recentemente, Links per OS/2.

Le parti I e II sono disponibili su http://www.stardock.com nella sezione "news" (nonché nei numeri 4/97 e 5/97 di JustWARP!, n.d.r.).

Parte III: Il futuro di OS/2.

La storia fino ad ora...

Nell'estate del 1991, IBM decise di portare su OS/2 il progetto "Workplace Shell", il quale era stato creato principalmente per il fallito progetto Office Vision.
Era, e ancora oggi è, una tecnologia meravigliosa, che permette alle persone di lavorare nel modo a loro più congeniale, invece di lavorare nel modo imposto dal sistema operativo. Ma così facendo, si rese necessario un ritardo nel rilascio di OS/2 dall'autunno 1991 fino alla fine del 1992, il che diede a Microsoft il tempo di rilasciare Windows 3.1, rendendo obsoleto il supporto Windows incluso in OS/2, e dando a Microsoft ulteriore tempo per lo sviluppo di Windows 95/NT.

Anche così, nonostante questa mossa potesse avere definitivamente compromesso le possibilità di OS/2 di diventare la piattaforma dominante, esso era comunque sulla via di diventare uno dei maggiori sistemi operativi di nicchia (con circa il 20% del mercato dei PC), quando la divisione PSP (quella che produce OS/2), illusa dal successo, decise di saltare sul carro PowerPC con entrambi piedi. Dopo due anni e alcuni milioni di dollari spesi, il PowerPC non prese il volo e Workplace OS (OS/2 per il PowerPC) risultò un compito più arduo del previsto da portare a termine. Come risultato, l'intero progetto venne cancellato e OS/2 per Intel perse due anni di sviluppo, perdendo così la fiducia dei manager di IBM.

In questa nuova realtà, IBM creò OS/2 Warp 4, un aggiornamento relativamente modesto, che voleva essere sia un ottimo client JAVA sia un sistema operativo al quale si potesse parlare. Senza un finanziamento sufficiente per questi obiettivi, OS/2 non ebbe successo in nessuno dei due campi, e continuò ad essere usato come robusto client dalle maggiori compagnie, mentre il mercato SOHO (Small Office, Home Office, ndt ) e il mercato consumer cominciarono a migrare verso Windows 95 e NT 4.0, che sfortunatamente uscì quasi contemporaneamente ad OS/2 Warp 4.

A causa della sua strutturale lentezza, IBM non riesce a spingere un prodotto sul mercato con forza, a meno di avere già una schiacciante maggioranza. Con OS/2, per la prima volta IBM aveva realmente investito per entrare in un mercato in cui esistevano già concorrenti maturi.

Qual e' dunque il futuro di OS/2?

Man mano che il 1997 si avvia a terminare, sembra che lo sviluppo di OS/2 si sposti lentamente da IBM verso terze parti, e questo accade in misura sempre crescente. Alla fine, l'unica cosa che resterà da fare ad IBM sarà provvedere allo sviluppo di device drivers, e tenersi alla larga a sufficienza da permettere ad OS/2 di riprendersi dai loro errori.

l'inizio di questo processo è già visibile: lo scorso inverno Esther Schindler, una rispettata giornalista nel campo dell'informatica, organizzò una fiera in Arizona dedicata agli sviluppatori OS/2. Quest'autunno si terrà nel sud della California una fiera chiamata "Warpstock", ispirata da Felix Cruz, dove saranno presenti i maggiori produttori e rivenditori di software per OS/2, per conoscere e dialogare con gli utenti di OS/2, sia nel segmento consumer che in quello delle aziende.

Ma prima di guardare troppo al futuro, dobbiamo guardare con serietà alla realtà odierna di OS/2.

Non è morto, ma è in stato di incoscienza...

Gli utenti di OS/2 devono sapere dove riporre le loro speranze. Non pretendo di parlare anche per gli altri ISV (Indipendent Software Vendors = Rivenditori indipendenti di software, ndt ), ma una cosa unica nel mercato OS/2 è che gli ISV vanno molto d'accordo gli uni con gli altri. Le diverse compagnie di software dialogano regolarmente. Quindi, lasciatemelo porre in questi termini: oggi i rivenditori di software per OS/2 sono in crisi. Nessuna compagnia, a parte le realtà più piccole (gli sviluppatori che scrivono software nel tempo libero), sopravviverà a lungo nel solo mercato OS/2. Devono passare allo sviluppo multi-piattaforma, oppure nel campo delle consulenze, altrimenti moriranno. Così come stanno le cose, non c'è ritorno economico a sufficienza perché una compagnia che produce solo software OS/2 sopravviva.

Pensateci sopra un minuto.

Quel che vedremo saranno prodotti multipiattaforma, e addirittura alcuni prodotti non per OS/2, sviluppati da compagnie che sono sempre state nel solo mercato OS/2. Non è questione di voler fare i soldi, è una questione di sopravvivenza. Se gli sviluppatori OS/2 rimangono nel solo mercato OS/2, falliranno. Punto. E in questo periodo di transizione, sarà particolarmente importante che gli utenti OS/2 abbiano atteggiamento positivo verso quelle compagnie che rilasceranno prodotti multipiattaforma (non parlo solo per la Stardock... man mano che passano i mesi vedrete che quasi tutti i rivenditori di prodotti OS/2 passeranno a prodotti multipiattaforma). Così, se state pensando di comprare o registrare un'applicazione OS/2, questo è il momento buono per farlo.

Il primo problema che gli ISV devono affrontare oggi è la mancanza di canali per annunciare i loro prodotti. Non c'è nessuna pubblicazione cartacea per OS/2 negli Stati Uniti, e in Europa c'è solo "OS/2 Inside", e qualche articolo in altre riviste. In luglio Stardock ha rilasciato "OS/2 Essentials" versione 2; si tratta di un prodotto che qualunque utente OS/2 dovrebbe desiderare. Sfortunatamente, come fa un rivenditore OS/2 a spargere la notizia? Internet può raggiungere solo una parte della popolazione interessata.

Il secondo problema è che il mercato OS/2 non è più in crescita, quindi ad un certo punto il tuo prodotto saturerà il mercato. Per quanto Object Desktop sia un prodotto incredibile, a un certo punto l'avremo venduto a tutti. Quante persone che leggono questo articolo non hanno Object Desktop? Questo significa che o espandi il mercato, oppure continui a fare upgrades al tuo prodotto, sperando che tutti lo aggiornino, il che significa comunque un guadagno ridotto.

Molti utenti su Internet affermano orgogliosamente che i prodotti OS/2 devono essere in grado di competere testa a testa con i prodotti DOS e Windows, altrimenti loro compreranno tali prodotti visto che OS/2 è in grado di farli funzionare. Questo è vero, ma è un coltello a doppia lama: gli utenti OS/2 devono competere in fatto di acquisti con gli utenti DOS/Windows e di altre piattaforme, perché noi si abbia il denaro da dedicare allo sviluppo. Così', mentre le compagnie devono rendere i loro prodotti appetibili perché gli utenti OS/2 li comprino, esse devono anche ricevere qualcosa in cambio. Ad oggi (seconda metà del 1997) questo non succede.

La principale ragione, per la quale la Stardock è rimasta relativamente forte più a lungo delle altre case software, è che abbiamo continuato a rilasciare nuovi prodotti (Links Golf per OS/2 a maggio, PMINews a giugno, OS/2 Essentials 2 a luglio, BUGS in agosto, Enterpreneur questo ottobre). Ma ovviamente non possiamo, e non vogliamo, rilasciare un nuovo prodotto OS/2 praticamente ogni mese, specialmente quando non ci sono canali per pubblicizzare i nuovi prodotti.

Cosa succederà allora, e cosa possiamo fare? Ebbene, dopo molti anni di discorsi fatti con gli utenti OS/2 incontrati nei miei viaggi, ho imparato a conoscere il tipo di utenti che usano OS/2 piuttosto che Windows o Linux.

Gli utenti Windows sono per la maggior parte utenti finali, ai quali non piace scrivere software, ma che comprano volentieri applicazioni commerciali, se prodotte da case famose.

Gli utenti Linux sono "techies" (utenti smaliziati con ottime conoscenze tecniche, ndt ) ai quali piace scrivere freeware, ma che non comprano software, e che tuttavia hanno sempre software perché gli utenti ne scrivono continuamente.

Gli utenti OS/2 sono in buona parte utenti finali, i quali non scrivono software, ma non vogliono nemmeno comprare software, preferendo cercare applicazioni DOS, Windows e OS/2 freeware, da utilizzare per soddisfare i propri bisogni.

Ovviamente si tratta di generalizzazioni, e molti utenti OS/2 comprano volentieri software, altrimenti non esisterebbero case software per OS/2. Ma la maggioranza silente degli utenti che ho incontrato usano per lo più programmi per Windows 3.1, magari una copia di Word 2.0 per Windows che hanno avuto da un amico, e un pugno di programmi e drivers in beta o scaduti che hanno recuperato da Internet o dalle BBS.

Non è che gli utenti OS/2 siano tirchi, è che (di solito) non valutano il proprio tempo al punto di voler spendere per un programma che sia dieci volte più efficiente o buono. Tutte le volte che vedo un messaggio di lamentele per il prezzo di Process Commander, so che l'utente in questione non dà valore al tempo speso per fare un reboot a causa di un hang del sistema, oppure al tempo perso per aspettare che OS/2 faccia shutdown per poi potere fare un reboot, invece di lasciare che la macchina si auto-riavvii alla fine dello shutdown.

Ma questo vale anche per gli utenti Linux, in modo ancor più radicale. Questi utenti si prendono il compilatore GNU C++ e si scrivono il programma che risolva il loro problema! In questo modo però non ci sono molti pacchetti commerciali o shareware per Linux.

Questo è uno dei problemi che gli utenti OS/2 devono risolvere per avere un futuro. O imparano a scriversi i programmi di cui hanno bisogno, come gli utenti Linux, oppure imparano a comprare (o registrare) i prodotti OS/2. Lasciatemi specificare che molti utenti comprano (o sviluppano) i prodotti di cui necessitano, il problema è che la maggioranza non lo fa. Un intero mercato di utenti finali non può realisticamente mantenersi aggiornato se si abbandona totalmente a prodotti freeware.

Molti utenti OS/2 non si rendono conto di quanta differenza può fare un solo utente, specialmente oggi. Ogni vendita guadagnata o persa nel mercato OS/2 fa una grossa differenza per il venditore. Per metterla sul pratico, se vendi 30 copie o più al mese presso Indelible Blue, sarai sulla lista dei 10 migliori venditori. Vi immaginate vendere poche dozzine di prodotti al mese, e dover pagare gli impiegati, l'affitto, l'assicurazione, il telefono, la pubblicità, ecc.? La mia paura è che, se non accade qualcosa, tutte le case di software OS/2 che consistono di più di due persone saranno fallite per la fine dell'anno, a meno che non siano in grado di trovare successo nel mercato Windows, o reinventarsi come consulenti, oppure ci sia una crescita negli acquisti da parte degli utenti OS/2.

Uno degli utenti che preferisco sui newsgroup, ha una tagline che dice: "Perché uso OS/2? Perché amo poter scegliere." Questo è un ottimo motto, e gli utenti che vogliono rimanere con OS/2 dovrebbero prenderlo a cuore. Un mondo senza OS/2 sarebbe soffocato dal punto di vista dei sistemi operativi per PC. Quando Microsoft perse ogni concorrenza, lo sviluppo del DOS si fermò. Cosa credete che farebbero se l'ultimo baluardo contro il monopolio cadesse?

Quindi, la prossima volta che state lavorando su immagini, prima di mettervi a frugare in un mucchio di programmi freeware, andate a comprarvi PMView, che molto probabilmente farà il lavoro due volte più velocemente e con maggiore semplicità. Oppure, la prossima volta che starete lavorando con un editor freeware per i files INI, che potrebbe friggere il vostro sistema OS/2, provate UniMaint. E la prossima volta che cercate un equivalente OS/2 di Winzip (un programma da 30 dollari per Windows), prendetevi Object Desktop che, tra tante altre cose, integra i files ZIP nel sistema operativo, trattandoli come folder.

Il mio pensiero sul perché uso OS/2 è questo: "Uso OS/2 perché mi rende più produttivo!". Il tempo è denaro, e se più utenti OS/2 arrivassero a dar valore al proprio tempo, si venderebbe più software OS/2.

Perché le case software dovrebbero sviluppare per OS/2?

Alcune case di software, quando non vedono abbastanza vendite nel mercato OS/2, cominciano a contrarre la sindrome dell' "erba più verde nel giardino del vicino". La loro teoria è che il mondo di Windows sia pavimentato d'oro, e se facessero software Windows questo gli porterebbe milioni di dollari. E se siete arrivati a leggere fin qui potreste aver l'impressione che sviluppare per OS/2 sia una perdita di tempo. Non è vero!

Il mercato Windows è grande, molto grande. Ma c'è molta più competizione. Describe non ha venduto moltissimo nel mercato OS/2. Ma ha sicuramente venduto molto di più che se avesse puntato sul mercato Windows. Molti mercati sulla piattaforma Windows sono ormai chiusi. Mesa/2 è un ottimo spreadsheet, ma è poco probabile che venda più di 1000 copie nel mercato Windows: quel mercato è chiuso.

Vi immaginate se Galactic Civilizations fosse stato scritto per DOS invece che per OS/2 anni fa? Come poteva una piccola compagnia (allora) come la Stardock competere con compagnie che spendevano milioni di dollari in marketing? Anche oggi, con un budget che eccede il milione di dollari, il nostro gioco di strategia della prossima generazione, Enterpreneur (su OS/2 e Windows) ha dovuto combattere perché i principali media dessero attenzione alla versione preview. Ma poiché abbiamo una versione OS/2, abbiamo un vantaggio sia in termini di vendite che in termini di diffusione delle informazioni tra utenti, rispetto ad un gioco solo per Windows. E la diffusione di informazioni tra gli utenti vende più copie di qualsiasi altra cosa. Gli utenti che proveranno la versione Windows di Object Desktop (beta) tra qualche settimana, avranno probabilmente saputo del prodotto a causa della versione OS/2 (che sarà migliorata in futuro).

Quel che voglio dire è che il mercato Windows è molto affollato, e che gli utenti Windows solitamente comprano il prodotto più famoso in un dato segmento di mercato. Essere in seconda posizione nel mercato Windows ti mette in una situazione piuttosto povera di vendite. Questo è il punto in cui entra in gioco lo sviluppo su OS/2. Oggi ho visto alcuni messaggi sulle news, che dicevano che la versione demo di Enterpreneur è già diventata una delle più popolari tra le 40 demo più famose di Internet. Qualcuno qui dubita che questa fenomenale scalata sia a causa degli utenti OS/2? Sviluppando sia per OS/2 che per Windows, le compagnie guadagnano il supporto di utenti entusiasti.

Quindi, per fare un piccolo riassunto, gli utenti OS/2 hanno bisogno di valorizzare il loro tempo, e devono rendersi conto che ogni loro acquisto è importante per le case software, specialmente in questo periodo critico. Le case software d'altra parte devono stare attente al mito delle strade lastricate d'oro nel mondo Windows: le cose non stanno così. State quindi con OS/2, almeno come opzione cross-platform.

Il futuro che possiamo costruire

La seguente parte parlerà delle cose che è possibile fare per OS/2 come terze parti. Non prendete queste parole come annunci di prodotti prossimi venturi da una qualche compagnia. Sono semplicemente idee, che so potrebbero essere realisticamente implementate su OS/2.

La prima cosa che deve essere fatta , è ricostruire i canali per la pubblicità di prodotti OS/2. Il newsgroup os2.announce non è sufficiente come canale di marketing primario. Per raggiungere gli utenti OS/2, bisogna sapere dove sono. Dobbiamo anche avere una idea realistica di quanti siano gli utenti che potrebbero comprare un dato prodotto. Questo significa creare una task-force, per eliminare il mito che ci siano 14 milioni di utenti OS/2. Ci sono 300.000 utenti attivi OS/2, oppure 3.000.000? Il numero reale è da qualche parte nel mezzo. Dovremmo anche definire esattamente cosa sia un "utente attivo". Qualcuno che usi OS/2 per registrare le vendite, come alcune società che non hanno alcun prodotto di terze parti, probabilmente non è definibile come "utente attivo", poiché tutto ciò che fa è inserire dati in un database DB2 per tutto il giorno. Il passo seguente è scoprire come gli utenti OS/2 vengono a conoscenza delle novità. Sono tutti su Internet? E se è così, con quanta regolarità vi accedono? Quanti di loro leggono le riviste cartacee?

Una cosa che noi, come comunità, possiamo fare è trovare un sistema per cui avere le novità tramite Internet diventi semplice. Più semplice di quanto è stato finora. Ad oggi, non appena esce dai newsgroup l'annuncio è perso. E "OS/2 e-zine" non è pensata per essere una centrale delle novità.

Recentemente, c'è stato un movimento per creare una cosa chiamata "Warpcast", che manda le notizie direttamente a casa. Questo è un buon inizio, ma non è ancora abbastanza. Ciò che serve è un'applicazione gratuita, che quando funziona si connette ad un archivio centrale e permette così di conoscere tutte le novità, oppure un sito web apposito. Un link ad una pagina controllata da un ente totalmente indipendente, che elenchi tutte le novità riguardanti OS/2 non appena disponibili, e organizzato in modo da poter compiere facilmente delle ricerche. A questo punto bisognerebbe che ogni singolo rivenditore di software freeware, shareware o commerciale mettesse un link a questa pagina sul proprio sito, e che il proprio software installasse un link a questo sito sulla scrivania degli utenti, così che ogni volta che si compra un prodotto OS/2 si ha un link aggiornato al sito. In questo modo, chiunque sia anche lontanamente associato al mondo OS/2 avrebbe accesso alle ultime novità e notizie.

Naturalmente, questo copra solo la porzione di utenti collegati alla rete. Come raggiungere gli utenti non connessi, e le aziende, che sono le più grosse acquirenti? Stardock ha sempre avuto una squadra di marketing che si occupa di chiamare gli acquirenti conosciuti. Sfortunatamente, questo tipo di approccio non è più, nemmeno lontanamente, remunerativo. Ciò di cui abbiamo bisogno sono riviste stampate che parlino di OS/2. Stardock Magazine raggiunge circa 32.000 lettori a cadenza trimestrale, ma è sperabile che si tratti solo di una piccola frazione dell'utenza OS/2 (potete abbonarvi scrivendo a sdsmag@stardock.com). La soluzione? Coinvolgete di più i gruppi di utenti OS/2. Attualmente sono abbastanza isolati. Quel che serve è una organizzazione mondiale degli user-group OS/2, che tenga traccia di tutti gli user-groups e delle loro attività. Ogni gruppo cercherebbe di scoprire quali aziende o persone, nelle rispettive aree, utilizzano OS/2, e inviterebbero questi soggetti ad unirsi a loro. Questi gruppi potrebbero anche raccogliere le loro risorse per cercare di partecipare a fiere e mostre commerciali, per essere sicuri che OS/2 abbia una qualche presenza visibile, tralasciando qualsiasi assurda strategia che IBM avesse adottato per quella settimana. La gente, in questo modo, imparerebbe i punti di forza di OS/2.

Attraverso questi due meccanismi, la comunità OS/2 avrebbe modo di educare i nuovi utenti, e potrebbe mantenere informati gli attuali utenti riguardo alle novità.

E' il software, stupido!

OS/2 avrà bisogno del supporto per Windows95. OS/2 non avrà mai un'applicazione nativa del calibro di CorelDraw, e non avrà mai un pacchetto di desktop-publishing che possa competere con il meglio su altre piattaforme. E nonostante molti utenti OS/2 possano nascondere la testa nella sabbia, dicendo "Il prodotto è molto meglio di !", ci sono sicuramente applicazioni di cui OS/2 ha bisogno, ma che non avrà mai.

Qualcuno deve provvedere a questo. Non so chi, e non mi interessa nemmeno molto, ma OS/2 deve essere in grado di eseguire applicazioni Win32. Linux lo fa, perché OS/2 non dovrebbe?

Al momento in cui leggerete questo, Stardock avrà probabilmente annunciato che Object Desktop NT (per Windows 95/NT) è ancora lungi da venire (se siete interessati all'"early experience program", visitate il sito http://www.stardock.com; iscriversi costa 45 dollari, ma avrete diritto a due anni di upgrades gratuiti - solo i primi 5000 utenti verranno accettati). Dico questo perché ci sono cose molto carine che stanno per uscire con Windows NT e Windows 98, e che potrebbero essere fatte anche per OS/2.

Per esempio: il desktop di Windows 98 potrà essere fatto di pagine web. Cioè, invece di avere uno sfondo statico, potreste avere un sito web. Oppure alcuni siti, posizionati in diverse parti del desktop, così da rendere il vostro sistema più produttivo (o meno produttivo, a seconda di quel che ci mettete). Posso vedere un futuro Object Desktop, in cui potremo includere siti web e applicazioni direttamente nel desktop di OS/2. Usate un client IRC? Integratelo nel desktop. Cosa ne dite di un WarpCaster Java attivo, che riporti le ultime novità OS/2 sul vostro desktop?

Un'altra cosa carina da vedere sarebbe che qualcuno rendesse i programmi Windows visivamente simili ai programmi OS/2. Non dovrebbe essere difficilissimo da fare. Stardock non l'ha fatto a causa di potenziali problemi col supporto, ma qualsiasi programmatore Windows serio dovrebbe essere in grado di capire come cambiare i controlli perché assomiglino a quelli OS/2.

Potrebbe anche essere possibile (ma non semplice) intercettare i messaggi di salvataggio files, e rendere possibile salvare con nomi lunghi sulla FAT, utilizzando gli attributi estesi per mantenere il nome lungo. Infine, se qualcuno fosse in grado di approntare un sostituto per la CLI (Command Line Interface, in sostanza il buon CMD.EXE. ndt ) che leggesse gli attributi estesi, invece dei normali nomi del DOS, saremmo in grado di leggere e scrivere nomi lunghi sulla FAT.

OS/2 necessita anche del supporto per NTFS (il file system di Windows NT. ndt ). Qualcuno ha già detto che potrebbe farlo, e necessita di supporto. Questo non significa il solito sistema degli utenti OS/2: sommergerlo di promesse di acquisto, e poi rifiutarsi con la scusa che manca questa o quella feature; ditegli che pagherete 50 dollari o qualcosa del genere per il prodotto, lasciate che il vostro nome sia segnato in una lista, e quando è pronto, comprate il prodotto!

Posso persino vedere il giorno in cui ci sarà un upgrade ad OS/2 creato da terze parti, venduto in un vero pacchetto, che funga da upgrade per tutti gli utenti OS/2, se mai IBM dovesse decidere di dismettere OS/2, o se dovesse trasformarlo in qualche specie di Java client che farà girare programmi PM, Win 3.1 e Java.

Quel che intendo è che dovremmo avere una rete di sviluppatori OS/2, dove gli utenti e i venditori di software OS/2 combinino le forze, per creare quelle cose di cui OS/2 necessita per diventare un sistema operativo ancora migliore. Poi gli utenti dovrebbero assicurare il supporto prima di tutto a quei rivenditori che si rendano responsabili di questo rinnovamento. Potrebbe esserci una pagina web creata da una terza parte obiettiva, magari connessa all'idea di WarpCast citata sopra, che permetta agli utenti di discutere queste cose e promettere poi di comprare questi prodotti se qualcuno li realizza. Se un prodotto raccogliesse più di 1000 promesse di acquisto verrebbe incluso in una lista, e i rivenditori OS/2 (shareware, commerciali o anche freeware) potrebbero realizzare il prodotto.

Riassunto

OS/2 sta attraversando un periodo molto critico oggi (quarto trimestre 1997). Il mercato attualmente non è in grado di supportare un'azienda che produca solo software per OS/2, e che abbia più di una manciata di impiegati, quindi le aziende devono scegliere lo sviluppo cross-platform per sopravvivere. Gli utenti OS/2 devono accettarlo, e devono dare il loro supporto, altrimenti non ci saranno più prodotti commerciali o grandi produttori di shareware per OS/2.

Gli utenti OS/2 devono rendersi conto che il tempo è denaro, e non cercare sempre soluzioni freeware, a meno che siano le migliori disponibili. Ogni vendita di un prodotto OS/2 è importante, e i prodotti OS/2 sono tra i migliori per qualità sul mercato.

Il percorso scelto da IBM per OS/2 è incentrato sui bisogni delle grosse compagnie. Vogliono trasformare OS/2 in un sistema operativo di nicchia, che esegua svariate applicazioni, ma principalmente visto come client Java. Questo è piuttosto incompatibile con i bisogni della maggior parte degli utenti "attivi" di OS/2.

Quindi, gli utenti e sviluppatori/venditori di prodotti OS/2 devono lavorare insieme per controllare il proprio futuro con OS/2. IBM assicurerà lo sviluppo dei drivers, l'unica cosa che le terze parti non possono fare.

Sarebbe di aiuto a tutti una pagina web (WarpCaster) controllata da un entità non interessata, che sia raggiungibile dalle pagine di tutti i rivenditori di software OS/2, e da tutte le scrivanie OS/2 grazie ad un collegamento installato dai programmi OS/2. Una organizzazione internazionale di utenti che lavori a contatto con i rivenditori di software OS/2 aiuterebbe nuovi utenti ad avvicinarsi ad OS/2, e aiuterebbe gli utenti non collegati ad internet a mantenersi informati sulle novità di OS/2.

Infine, una organizzazione che realizzi quelle funzionalità di cui OS/2 ha bisogno per rimanere sulla cresta dell'onda. Questa organizzazione lavorerebbe insieme ai produttori di software per creare questi componenti, dopo che un sufficiente numero di utenti avesse promesso di supportare i loro sforzi. Eventualmente, se dovessero essere realizzate un numero sufficiente di nuove funzionalità, potrebbe essere prodotto un upgrade ad OS/2 (qualcosa come "PowerOS versione 5") se IBM mollasse del tutto lo sviluppo.

OS/2 non sarà mai il sistema operativo dominante. Windows 98 lo sarà, e forse Windows NT lo diventerà in seguito. Ma posso immaginare di nuovo un forte mercato OS/2, se i produttori di software sopravviveranno alla transizione, e se gli utenti si organizzeranno. Abbastanza forte da far stare Microsoft sulle spine, e perché OS/2 rimanga il nostro sistema operativo.

Credo che organizzarsi sia la strada perché OS/2 rimanga una scelta praticabile, e sia in forma migliore di quella che presenta oggi. Credo anche che se gli utenti OS/2, intesi come comunità, diventeranno più consapevoli del modo in cui essi sono artefici del loro futuro, lo sviluppo di software OS/2 continuerà.

OS/2 ha avuto una storia veramente epica, e, con un pizzico di fortuna, le sue avventure sono appena incominciate.


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