Dentro il sistema

ELSA QuickStep

Andrea Venturoli
 

Negli ultimi anni, è cambiato in modo radicale il modo nel quale la maggior parte di noi usa il computer: artefice di questo cambiamento sono stati lo sviluppo e l'importanza che ha assunto e sta sempre più assumendo Internet. Sempre più spesso ci troviamo ad accedere a pagine piene (forse troppo) d'immagini o a scaricare aggiornamenti o nuovi componenti per il nostro software (quante volte avete dovuto restare connessi per ore per scaricare l'ultimo fixpak o il più recente run-time JAVA?), e in questi casi il nostro desiderio più impellente è quello di poter disporre di una connessione più veloce.
Mentre i modem (ed i provider che li devono installare) si affannano faticosamente ad aumentare le loro prestazioni, esiste una soluzione più efficiente: si chiama ISDN (Integrated Service Digital Network). I vantaggi che essa offre rispetto alle normali linee telefoniche analogiche sono numerosi e tra essi:
  • è digitale, il che implica la quasi totale assenza di disturbi;
  • offre una banda complessiva di 144 Kb/s, divisa in due canali da 64 Kb/s per i dati (canali B) ed un canale da 16 Kb/s per servizi aggiuntivi (nei quali non mi addentrerò in questo articolo);
  • la presenza di due canali rende di fatto una linea ISDN equivalente a due linee tradizionali: mentre il computer ne utilzza una, è possible effettuare chiamate o riceverne con l'altra, oppure effettuare due telefonate contemporaneamente, oppure utilizzare entrambi i canali per l'accesso a Internet (anche se fin'ora non ho trovato nessun provider che lo permetta);
  • l'effettiva velocità raggiunta con l'impiego di un solo canale B si aggira intorno a 7,5 kB/s (oltre 25 MB/h!!!).

L'adozione di una linea ISDN implica l'installazione da parte di Telecom di un apparecchio denominato NT1, al quale è possibile collegare fino a 8 dispositivi ISDN. Non è possibile connettere all'NT1 apparecchi analogici (telefoni/fax/modem tradizionali), ma è necessario adottare un apposito adattatore. Può trattarsi di un dispositivo dedicato, o può essere integrato con quello che utilizate per collegare il computer; in alternativa è possibile chiedere a Telecom il noleggio di un NT1+ (al posto dell'NT1) che integra due prese analogiche, per un massimo di quattro dispositivi su due canali separati.

Per connettere un computer alla linea ISDN si possono adottare due soluzioni: un TA (Terminal Adapter), cioè un apparecchio esterno che si collega ad una porta seriale (e spesso integra la funzione di adattatore analogica/ISDN), o una scheda interna; quale vi convenga dipende ovviamente dalle vostre esigenze e preferenze.

Tenete inoltre presente che i protocolli adottati dagli aparecchi ISDN sono incompatibili con quelli tradizionali, per cui non vi sarà possibile comunicare con un modem dall'altra parte della linea telefonica; se avete questa necessità potete adottare un apparecchio combinato che ne integri uno al suo interno.

Un aspetto importante da valutare è quello del software: mentre un TA si controlla con i soliti comandi AT, le schede interne non sono collegate ad una seriale (come invece sono in pratica i modem interni), ma vengono gestite tramite un'interfaccia chiamata CAPI. è importante, pertanto, scegliere un modello che abbia i driver CAPI per OS/2. Ognuna di queste due interfacce ha i suoi vantaggi: i comandi AT sono standard e supportati da qualunque terminale, mentre non tutto il software prevede l'utilizzo delle CAPI; quest'ultime, d'altro canto, consentono una maggiore flessibilità.


La scheda presa in esame in questo articolo è la QuickStep, prodotta dalla ELSA. I modelli disponibili sono tre: la 1000pro (quella che ho provato), la 1000pro PCI (che differisce solo per il bus) e la 3000 (che integra anche un modem).

La scheda adotta il bus ISA, necessita di un IRQ libero ed è plug&play: l'installazione è stata una delle più facili che abbia mai eseguito, sia per quanto riguarda l'hardware che per il software.

Proprio la dotazione di software è stata il motivo della scelta: sono veramente poche le schede ISDN che includono i driver CAPI per OS/2, ed anche così, l'OS/2 stesso non si interfaccia ad esse, rendendo necessario l'acquisto di software aggiuntivo; ELSA ha fatto un ottimo lavoro acquisendo in licenza tutto il software necessario e lo ha incluso nel CD allegato.

Limitando il nostro esame al solo OS/2 troviamo nel pacchetto:
  • driver CAPI 1.1; successivamente sono stati resi disponibili sul sito internet della ELSA i driver CAPI 2.0, che tuttavia non ho provato, in quanto la scheda assolve a tutti i compiti che le impongo già con le 1.1;
  • ELSA-cFOS: è questa una versione di cFOS/lite concessa in licenza solamente per l'uso con la scheda alla quale era allegato; è un software estremamente utile, in quanto emula una porta seriale come interfaccia verso le CAPI, permettendoci di pilotare la scheda con i comandi AT, come se fosse un modem o un TA, e quindi consentendo a tutto il software non specificatamente scritto per ISDN di avvalersi di questo componente; si rivela indispensabile per consentire l'accesso a internet con il dialer di OS/2, senza quindi dover comprare programmi appositi;
  • ELSA-ZOC: per analogia, immagino che si tratti di una versione del famoso terminale ZOC con le stessi limitazioni di cui sopra; dico "immagino", perché ELSA-ZOC non si trova sul CD in dotazione; ho contattato la ELSA a riguardo, e mi hanno spiegato che tale programma non era pronto al momento della preparazione del CD, promettendomi di mandarmi al più presto e gratuitamente la nuova versione.
Quello che sarebbe stato bello trovare dentro al pacchetto, in aggiunta a quanto citato, è un programma per inviare/ricevere FAX e il driver NDIS per utilizzare la scheda in una rete WAN; entrambi, purtroppo, sono presenti solo per Windows.

Infine, per completezza, segnalo che la scheda è dotata di tutto il software necessario ad utilizzarla anche con DOS ed i vari Windows.


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