PUNTO DI VISTA 

A carnevale ogni scherzo vale!

Stefano Tagliaferri 
 
 
Nei precedenti numeri di Just Warp ho tentato di portare la Vostra attenzione su alcuni argomenti di primaria importanza. Mi sono infatti soffermato sulle presunte nuove tecnologie informatiche, sui danni prodotti dal monopolio nei confronti del consumatore e per finire, ho accennato al decadimento tecnico-informativo della stampa specializzata. 

Mi sono avvalso di queste argomentazioni per spiegare il mio punto di vista sull'attuale stato della cultura informatica nel nostro Paese. Purtroppo si è delineato un quadro disarmante, semplicemente inaccetabile per un Paese come il nostro che, a torto o ragione, viene definito dai più, una delle maggiori potenze industriali del pianeta. 

Non sono certamente molte le persone che hanno avuto la fortuna di passare dal buon vecchio Commodore 64 all'ultima generazione di personal computers Pentium compatibili, come non sono certamente molte le persone che hanno avuto la possibilità di utilizzare sistemi operativi diversi per soddisfare esigenze diverse. Coloro che hanno avuto queste opportunità oggi possono scegliere la configurazione hardware ed il software che si presta alle effettive aspirazioni ed esigenze. 

E' triste dunque pensare che oggi, ed in un futuro prossimo venturo, saranno certamente pochissimi coloro che avranno la possibilità di provare tecnologie informatiche alternative a quelle proposte dall'attuale duopolio. 

L'interesse verso le tecnologie informatiche è passato giustamente, in pochissimo tempo, da una ristretta "cerchia" di appassionati a fenomeno di massa per il "grande pubblico". 

La stampa specializzata ha dunque diversificato la sua proposta per attirare il nuovo potenziale bacino di utenza. Nella inevitabile trasformazione moltissime riviste specializzate hanno definitivamente perso la loro peculiarità per trasformarsi in veri e propri involucri di pubblicità e sempre più spesso di disinformazione. 

Non voglio certamente dire che tutte  le riviste del settore siano divenute dei cataloghi o delle proposte per gli acquisti, in effetti rimane una piccola parte di stampa specializzata che si continua ad occupare seriamente di informatica personale. 

Voglio portare alla Vostra attenzione quanto ho potuto leggere su una di queste riviste che dovrebbe occuparsi di informatica personale. Leggere significa anche scoprire nuove informazioni e analizzando questo articolo ho appreso che i sistemi basati su microprocessore AMD K6 o Cyrix/IBM 6x86 sono utili per eseguire software aziendale e domestico ma nel contempo non si prestano per l'utilizzo con Software per il CAD e per la grafica 2D. L'articolista ritiene che sia necessario un hardware basato sulla tecnologia del Pentium II per ottenere il massimo da questo tipo di applicazioni. Inoltre la scelta Pentium II è valida per tutti coloro che vogliono eseguire con prestazioni ed affidabilità Windows NT. Si sostiene ancora che un sistema operativo a 32 bit come NT va più velocemente di un sistema operativo a 16 bit grazie alla maggior banda passante. 

Per completare l'opera viene descritta la macchina ideale per eseguire il sistema operativo da lui caldamente consigliato. 

Teniamoci forte, per eseguire 2 o 3 applicazioni "uso ufficio" sul sistema operativo da lui tanto osannato è necessario possedere di Mother Board con processore Pentium II 233/266 Mhz, da un minimo di 64 a un massimo di 128 Mb di ram, un disco SCSI da almeno 4 Gb con giusto contorno di scheda video accelerata 2D/3D con 4/8 Mb di Ram installati. Se vogliamo ottenere prestazioni maggiori con il fotoritocco ci consiglia caldamente un hardware multiprocessore. 

A carnevale ogni scherzo vale? 

Purtroppo non è carnevale ed è questo il livello medio dei contenuti degli articoli proposti dalle testate dedicate all'informatica personale. 

Stendendo un velo pietoso sulla storia della banda passante, volutamente ci si dimentica che i processori Intel compatibili come AMD K/6 ed il Cyrix-IBM 6x86, oltre a funzionare perfettamente con le mother board dotate di soket 7, sono già completi di architettura multiscalare e permettono di eseguire, con la massima affidabilità e prestazioni eccellenti, tutto il software scritto per i sistemi operativi a 16 e 32 bit. Il processore Cyrix-IBM 6x86, anche se leggermente meno performante nell'esecuzione delle operazioni in virgola mobile, ha comunque sempre garantito la massima affidabilità della FPU non avendo mai sofferto del noto bug che rovinò la reputazione del Pentium di prima generazione. Per completare il quadro su questa classe di microprocessori compatibili, va doverosamente segnalato il prezzo con il quale si propongono al grande pubblico. 

Ovviamente nel nostro Paese alcuni modelli di questi microprocessori risultano introvabili....e guarda caso sono quelli dal prezzo maggiormente abbordabile! 

E' altresì curioso scoprire che esistono applicazioni "domestiche" ed "aziendali" e che le stesse sono soggette ad un diverso trattamento da parte della CPU. Per me esiste solo l'hardware ed il software, se quest'ultimo viene progettato e realizzato con cura, è certo che non avrà problemi ed essere eseguito anche da un computer della classe 486DX/2. Fermiamoci un'attimo a riflettere sul fatto che esistono delle dorsali internet affidate a questo tipo di personal computers. 

Qualsiasi computer di classe 486DX/2, opportunamente configurato con un discreto quantitativo di Ram, può rispondere ad un grandissimo numero di esigenze. 

Sistemi operativi come OS/2 e Linux esaltano le caratteristiche e le peculiarità dei microprocessori di classe 486DX/2. Bisogna anche dire che per eseguire applicazioni Java è necessario dotarsi di un Pentium compatibile con clock a 100/133 Mhz. 

Dunque non è certamente necessario acquistare super computers e buttare al vento dai 6 ai 7 milioni (non ho a disposizione un'albero sul quale crescono i soldi e anche se lo avessi comuque non li butterei) ma è sufficiente valutare con attenzione cosa dobbiamo far fare alla nostra macchina. 

Se vogliamo allestire un potente server Web, oltre che seguire tutte le indicazioni sulla configurazione software contenute nei precedenti articoli di  Marco Bertini, sarà sufficiente configurare un Pentium compatibile con processore a 75/100 Mhz, 64 Mb di memoria ram, sistema operativo OS/2 Warp Connect 3.0 oppure OS/2 Warp 4.0 e mettere in funzione il server web Apache 1.2.4 che è un software freeware. 

Se vogliamo risparmiare sulla memoria possiamo avviare il sistema operativo con una minishell ed eseguire le operazioni di manutenzione del sistema da linea di comando. Ci sono invece personaggi che sostengono che per realizzare un server web occore avere una configurazione multi-processore con 256 Mb di ram, dimenticando che un sito web mediamente riceve al massimo una trentina di accessi contemporanei. 

Se devo eseguire software per applicativi CAD e fotoritocco, con tutto il rispetto preferisco usare il buon vecchio Mac............. 

Voglio essere ancora più chiaro: la configurazione hardware definita come "minima necessaria" per eseguire NT è probabilmente l'ideale per far viaggiare una montagna di dati in una società con qualche migliaio di dipendenti e non crediate che il suddetto sistema operativo sia la panacea di tutti i mali........anzi. 

E' dunque evidente che il software viene reso ad arte sempre più pesante per rendere necessario il successivo investimento hardware, la realizzazione di questo meccanismo perverso viene affidata alla cosidetta "stampa specializzata" che difatto ora si occupa della pubblicizzazione del prodotto al grande pubblico. 

Pubblicità anima del commercio........pubblicità occulta? 

Anche in questo caso il consumatore ne esce con le ossa rotte e nessuno osa muovere un dito per ostacolare questo stato di fatto e sensibilizzare l'opinione pubblica. 

Torniamo all'innovazione tecnologica: quando pochi produttori detengono saldo il 95% del mercato dell'informatica personale, impongono il loro standard e finiscono per bloccare lo sviluppo e l'innovazione.

La presunta cultura è la vera ignoranza che permette a qualsiasi tipo di regime di consolidare la propria egemonia.

A carnevale ogni scherzo vale...ma questo non è uno scherzo purtroppo...solo l'amara realtà. 
 

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