
| Genere: | Utilità di sistema |
| Costo: | 159.000 lire + IVA |
| Autore: | Stardock Systems |
| Reperibilità Internet: | ososoft e InfoBlueMark |
Molti utenti "anziani" di OS/2 conoscono WatchCat, il "gatto da guardia" che veglia sul nostro amato sistema operativo e che ha aiutato più di una volta molti di noi a risolvere qualche piccolo inchiodamento. Dagli stessi autori di WatchCat e dalla Stardock, la casa produttrice dell'ormai famoso Object Desktop, arriva Process Commander, un nuovo tool destinato a prendere il posto del caro, vecchio gatto da guardia.
Process Commander (da qui in poi per brevità PC) ricorda infatti sotto molti aspetti il suo antenato, ma è anche allo stesso tempo un qualcosa di completamente nuovo rispetto a WatchCat, dal momento che con PC ci troviamo davanti ad un set completo di strumenti, sia applicazioni complete sia comandi lanciabili da una qualsiasi shell di OS/2, che aggiungono nuove capacità e maggior sicurezza alla WPS e ad OS/2 in generale.
L'applicazione su cui si basa l'intero prodotto è costituito dal Process Commander Full Screen, un gestore di processi in modo testo che ricorda nell'aspetto visivo abbastanza da vicino il vecchio gattone. PC Full Screen, come tutte le altre componenti di PC, è richiamabile in ogni momento con delle hotkeys riconfigurabili a piacere dall'utente. Di default, la combinazione per attivare PC Full Screen è la classica triade Ctrl-Alt-Del.

All'interno di Full Screen è possibile ottenere molte informazioni riguardanti i processi attivi, come ad esempio il PID (ossia l'identificativo del processo), i threads usati, il tipo di applicazione (PM, testo, seamless, ecc.) e, per alcuni componenti del sistema operativo, anche una breve descrizione dei compiti svolti dal processo. Ma lo scopo principale di PC Full Screen è quello di risolvere in modo possibilmente indolore gli inevitabili, anche se rari, crash di OS/2 : a questo scopo sono disponibili varie opzioni di manipolazione per i processi attivi : si va dall'educato Post WM_QUIT (che equivale alla chiusura del processo dalla WPS) al brutale Hard Kill (ossia la soppressione immediata del processo e dei threads ad esso collegati), passando per altri tre metodi per la chiusura delle applicazioni.
Tra le altre possibilità di manipolazione troviamo poi alcune opzioni per la rimozione ed il blocco (o lo sblocco) dei threads e per la modifica delle priorità del processo incriminato. Se proprio non si riesce a risolvere il problema con le "buone" è inoltre possibile usare i comandi in modalità testo di PC aprendo una shell OS/2 di emergenza, far ripartire la WPS o, addirittura, effettuare un reboot "sicuro" della macchina (da notare che in questo caso si perdono le eventuali modifiche fatte all'aspetto della WPS, dato che il reboot si limita ad effettuare il flush della cache su disco).
Va detto subito, e lo dice anche la Stardock, che ci sono alcuni casi in cui neanche PC può aiutare: a parte, ovviamente, i malfunzionamenti hardware, anche il blocco di oggetti SOM può non essere recuperabile senza ricorrere al riavviamento della WPS o, nei casi peggiori, al reboot della macchina. Va comunque detto che riavviando la WPS le applicazioni che erano aperte al momento del crash solitamente non vengono chiuse, e che quindi i dati su cui si stava lavorando non vengono persi.
Insieme al PC Full Screen troviamo anche Process Commander PM, che offre alcune delle funzionalità presenti nel "fratello" in modalità testo combinate con una gradevole interfaccia grafica PM. Per sua stessa natura PC PM non può però essere utilizzato per risolvere i crash della WPS (ovviamente, se la WPS è bloccata PC PM non potrà neanche essere lanciato!); il suo scopo è invece quello di fornire dettagliate informazioni sullo stato del sistema mentre stiamo lavorando con OS/2.

Nell'insegna della tradizione Stardock, anche Process Commander si integra molto bene con OS/2: è infatti possibile aggiungere delle voci ai menu contestuali delle applicazioni e della scrivania, rendendo possibile, per le applicazioni, la modifica "al volo" della priorità e, per la scrivania, lo shutdown "veloce", il reboot automatico, il riavvio e la chiusura della WPS. In aggiunta a tutte queste interessanti features, insieme a PC viene fornito anche Process Commander Assistant, ossia un programma che periodicamente (ad intervalli di tempo selezionabili dall'utente) verifica il corretto funzionamento del sistema e, in caso di guai, presenta un menu dal quale è possibile uccidere l'applicazione incriminata, ignorare il blocco o lanciare PC Full Screen. Il PC Assistant può anche indicare l'azione ritenuta più opportuna per risolvere il blocco del sistema.
Per gli utenti più evoluti che dispongono di una rete, è possibile lanciare un client telnet tramite il quale accedere a Process Commander agendo da un terminale remoto. In questo caso, è ovviamente possibile selezionare tutta una serie di password e di limitazioni d'accesso per impedire a sconosciuti e malintenzionati di mettere le mani sul cuore del vostro sistema.
Come ciliegina sulla torta, il programma di configurazione di Process Commander offre anche la possibilità di rimappare i famigerati tasti Windows presenti ormai su tutte le tastiere, associando quindi ad ogni tasto un particolare tipo di azione sotto OS/2 (ad esempio invocare la TaskList).
Nonostante l'ottima fattura del prodotto, Process Commander non è esente da alcuni piccoli bugs, alcuni dei quali, curiosamente, non erano presenti nelle versioni beta. Si tratta comunque di piccoli inconvenienti che non pregiudicano l'usabilità del prodotto nè tantomeno la stabilità del sistema (e ci mancherebbe altro !). PC è inoltre accompagnato da un corpulento manuale che spiega abbastanza dettagliatamente i meccanismi di funzionamento di OS/2 e come Process Commander può agire per risolvere eventuali guai.
Nell'uso quotidiano, PC Full Screen si rivela un'ottima ancora di salvezza per quelle rare occasioni in cui la WPS decide di lasciarci a piedi : le possibilità di manipolazione dei processi sono più che sufficienti per risolvere larga parte dei possibili inchiodamenti, anche se, purtroppo, qualche applicazione (come ad esempio Netscape/2) sembra abbastanza refrattaria alla soppressione. La causa di queste difficoltà riscontrate nella "uccisione" di alcuni programi sembra purtroppo da ricercarsi in OS/2, che ha ereditato dalle versioni precedenti alcune limitazioni per quello che riguarda la stabilità del sistema (come ad esempio la famigerata coda messaggi singola); in questi casi non rimane altro che effettuare un reboot della macchina (possibilità da non trascurare comunque, dal momento che, come è noto, uno shutdown non effettuato correttamente può provocare molti guai).
Volendo tirare le somme, si può dire tranquillamente che ci troviamo davanti ad un buon prodotto, probabilmente un po' sovradimensionato per un utente medio ma che rimpiazza più che degnamente il suo illustre predecessore. Anche paragonato ad altri tools dello stesso tipo (come CAD Commander) Process Commander prevale anche grazie alla ottima interfaccia utente, al buon manuale e alla estrema configurabilità. Nonostante il prezzo un po' elevato (circa 65$ dalla Stardock) ed i già citati bugs non ho difficoltà a consigliare Process Commander a tutti coloro che vogliono sentirsi più tranquilli lavorando con OS/2.
ULTIM'ORA: Dalla fine di Gennaio '97 la Stardock ha reso disponibile al pubblico il primo fixkit ufficiale per Process Commander. Si tratta di un file piuttosto corpulento (circa 1.1Mb) che risolve alcuni dei bugs citati nell'articolo ed introduce alcune nuove possibilità. Al momento non è dato sapere se le copie di Process Commander attualmente commercializzate dalla Stardock siano allineate o meno con questo nuovo fixkit. Per maggiori info, contattate la Stardock.
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